Bob Dylan Fragments – Time Out of Mind Sessions The Bootleg Series 17


Chi tiene un fulmine in tasca non ha bisogno di vantarsi. Può permettersi di essere modesto perché sa quanto vale.

Bob Dylan attribuisce questi valori a Perry Como, ma non è difficile comprendere che li abbia incamerati e fatti suoi. Se c'è una qualità che spicca su tutte, nel suo modo di comunicare e di fare musica, questa è senza dubbio la consapevolezza. Chi meglio di Dylan negli ultimi 20 anni ha manifestato padronanza per la forma canzone, intesa come arte perduta durante la seconda metà degli anni Settanta.

Tutti sono a conoscenza delle difficoltà e della mancanza di convinzioni con cui il cantautore americano ha attraversato un decennio ambiguo e decadente come gli anni Ottanta. Epoca dove, a differenza dei Novanta, gli ascoltatori non erano ancora stati travolti da quell’insolito flusso di cinismo, rabbia e urgenza espressiva. Eppure per chi c’era e conserva buona memoria storica, non era facile intuire come durante i 2000 le cose sarebbero andate in un modo opposto. Questo dipende dal punto di riferimento e da quello di osservazione. Nei 2000 il fruitore è stato disorientato, accecato da una folle corsa che lo ha portato in un vicolo cieco. Il baratro era dinnanzi a noi e la musica, nei momenti migliori, rifletteva tutto questo. Da “Love and Theft” in poi Bob Dylan compie un ulteriore balzo nel vuoto. 

Un ritratto del nulla, di tutto ciò che non aveva ancora esplorato, e forse vissuto. È un balzo quantico che lo riporta a casa, a una frequenza radio pirata, Key West (Philosopher Pirate) perduta tra la nostalgia e un arco temporale che scorre al contrario. Una sorta di Ritorno al futuro che per il suo autore fa parte del passato, come dirà in Bye and Bye.

Time Out of Mind Sessions

Il percorso che l’artista prosegue nel 1996 è il medesimo che aveva iniziato con Oh, Mercy (1989) laddove Dylan ritrova le idee e la visione musicale di un produttore come Daniel Lanois. Lanois stavolta ha idee diverse: una produzione più invasiva e caratterizzata da una band cangiante composta da elementi scelti un po' dal produttore e un po' dall'artista. Quasi una sorta di ideale bilanciamento, che però non sempre porterà a un risultato altrettanto coeso e coerente. Si cambia anche sede per le registrazioni, visto che Oh, Mercy era stato realizzato a New Orleans attraverso la tecnica dello studio mobile, mentre per il nuovo lavoro si punta su Miami e il disco verrà inciso al Criteria Studios. Nonostante il lavoro finale non soddisfi pienamente l’artista, con Time Out of Mind Dylan torna con un grande disco sulla scena musicale anni Novanta e lo fa con un prodotto che può stare a fianco delle sue opere più riuscite.

Questo disco viene inoltre pubblicato nel periodo in cui l’artista ha già iniziato il suo percorso retrospettivo di The Bootleg Series, anche se per ascoltare i brani inediti o le versioni alternative registrate durante le sessions di Time Out of Mind i fan dovranno attendere più di dieci anni.

The Bootleg Series Vol. 8 - Tell Tale Signs: Rare and Unreleased 1989-2006 viene pubblicato il 6 ottobre 2008 in due versioni, una semplice a due dischi e una più estesa, formato DELUXE, in 3 cd. Ed è la prima occasione che ci consente di ascoltare brani inediti, registrazioni alternative e canzoni che sono state scartate e in seguito recuperate che provengono proprio dalle sessioni di Time Out of Mind. Piaccia o meno, è una uscita per certi versi fondamentale, in quanto Dylan ci svela come avviene il suo processo creativo e di scrittura dei brani. Tuttavia era evidente come questa prodigiosa carrellata fosse parziale e incompleta, dovendo coprire un periodo così ricco e lungo. Oggi è arrivata la notizia ufficiale per la prossima uscita dei Bootleg Series. Si chiama Fragments – Time Out of Mind Sessions The Bootleg Series17. Verrà pubblicato il prossimo 27 gennaio 2023 e comprenderà una versione a due cd e una estesa contenente cinque dischi. Si presenta come una importante pubblicazione visto che propone il disco del 1997 con un differente mix,  probabilmente quello voluto dall’artista, più un numero sostanzioso di brani eseguiti dal vivo e la riproposizione di alcune tracce, che erano state pubblicate su Tell Tale Signs del 2008.

Fragments – Time Out of Mind Sessions The Bootleg Series 17

Tra le tracce inedite presenti in Fragments ci sono quattro canzoni - la tradizionale "The Water Is Wide", "Dreamin' of You", "Red River Shore" e "Til I Fell in Love With You" - che Dylan e la sua band eseguono al Teatro studio di Oxnard, in California, nel 1996, prima che la registrazione si spostò ai Criteria Studios di Miami, l'anno successivo. Fragments contiene inoltre due originali scritti da Dylan, "Marchin' to the City" e "Mississippi", successivamente risuonato e inciso per Love & Theft del 2001, registrati durante le sessioni di Time Out of Mind, ma esclusi dall'album. Il quarto disco del set ricrea Time Out of Mind in un ambiente dal vivo includendo una resa di tutte le canzoni dell'album selezionate dai concerti che Dylan ha suonato dal 1998 al 2001. Infine, il quinto disco isola le registrazioni specifiche dell'epoca apparse in precedenza su The Bootleg Serie Vol. 8: Tell Tale Signs: Rare and Unreleased 1989–2006.

Abbiamo già ascoltato in anteprima una versione alternativa e più spoglia di Love Sick (brano d’apertura del disco del 1997). Questo ci fa dedurre, assieme alla tracklist già analizzata, che con alta probabilità, ci attende una pubblicazione che in molti stavamo aspettando da anni. Si tratta della riproposta di un Dylan che era forse più moderno e attuale, nei suoni e nel modo di cantare, rispetto a quello del decennio successivo. Non a caso questo per molti appassionati rappresenta uno dei suoi vertici assoluti, in termini di scrittura e di resa musicale e sonora. 

P.S.

Superfluo aggiungere come questa nuova uscita rappresenti un'occasione per riscoprire un disco come Time Out of Mind, nella versione che ciascuno di noi preferirà ascoltare. 


Per chi desidera approfondire il discorso, qui sotto può trovare l'articolo dedicato al disco del 1997:

https://maggiesfarms.blogspot.com/2021/03/time-out-of-mind-1997.html

Dario Greco

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