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Bob Dylan Blood on the Tracks

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Blood on the Tracks: il capolavoro introspettivo dylaniano Bob Dylan, il poeta cantautore che ha modellato la storia della musica folk e rock, ha regalato al mondo uno dei suoi capolavori più intensi e introspettivi nel 1975 con "Blood on the Tracks". Questo album, composto da undici tracce intrise di emozioni e riflessioni, ha catturato l'attenzione del pubblico e della critica, diventando un punto di riferimento nella carriera di Dylan. Il disco è stato rilasciato in un momento critico della carriera di Dylan. Dopo alcuni album che avevano ricevuto reazioni miste, Dylan cercò di riconquistare il suo pubblico con un lavoro più personale. L'album è spesso considerato una sorta di ritorno alle sue radici folk, ma con una maturità artistica che solo gli anni di esperienza potevano conferire. La traccia di apertura, "Tangled Up in Blue", è un viaggio attraverso la vita e l'amore. Dylan racconta storie intrecciate di relazioni complesse, offrendo una pro

Bob Roberts: satira del sistema politico americano con citazioni dylaniane

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  Bob Roberts: un’arguta satira del sistema politico americano disseminata di omaggi e citazioni dylaniani Tim Robbins, regista e protagonista di "Bob Roberts" (1992), offre una visione caustica e pungente del sistema politico americano attraverso questa satira politica che continua a essere rilevante oggi più che mai. Il film, ambientato durante una campagna elettorale senatoriale negli anni '90, segue la scalata di Bob Roberts, interpretato dallo stesso Robbins, un carismatico cantante folk conservatore con ambizioni politiche. Il personaggio di Roberts è una miscela di cinismo, opportunismo e abilità manipolatorie che, con il suo carismatico fascino da rockstar, conquista il cuore dell'elettorato. La storia segue la sua campagna elettorale, rivelando le oscure manovre dietro le quinte e i giochi di potere che caratterizzano il sistema politico.  La forza del film risiede nella sua capacità di esplorare i vizi del sistema politico senza rinunciare all'umorismo

Chuck Berry e Bob Dylan: il legame tra due giganti della canzone americana

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Chuck Berry e Bob Dylan, pur appartenendo a generi musicali distinti, hanno contribuito in modo significativo alla formazione e all'evoluzione della musica popolare statunitense del secondo Novecento. Attraverso una lente critica, possiamo individuare connessioni sorprendenti tra questi due maestri, scoprendo che, nonostante le apparenti differenze, le loro influenze reciproche e il rispetto reciproco hanno forgiato un legame musicale unico. Spesso riconosciuto come uno dei padri fondatori del rock and roll, Berry ha incarnato l'energia ribelle e la vitalità del genere emergente nei tardi anni '50. Con il suo stile chitarristico distintivo e i testi intelligenti, Berry ha plasmato una narrativa musicale che ha reso il rock and roll più che un semplice ritmo, ma una forma di espressione giovanile rivoluzionaria. Le sue canzoni, come "Johnny B. Goode" e "Roll Over Beethoven", hanno gettato le basi per il futuro della musica popolare. Dall'altra parte D

Bob Dylan Sfondi Per PC Studio Album

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 Raccolta di copertine di Bob Dylan - Studio Album 1962- 2017 Bob Dylan PC Desktop Wallpaper (1962-2017) Bob Dylan Wallpaper Studio Album - Discografia parziale BOB DYLAN WALLPAPER Bob Dylan Wallpaper Studio Album Bob Dylan Discografia parziale Bob Dylan Studio Album Bob Dylan Studio Album II Bob Dylan Studio Album III Discografia in studio parziale (1962-2017)

A proposito di Señor

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Señor (Tales of Yankee Power) – 1978 C'è un vento maligno che ancora soffia sul ponte superiore, C'è una croce di ferro che ancora pende dal suo collo. C'è una banda che marcia e ancora suona in quello spazio vuoto, dove una volta lei mi tenne tra le sue braccia e mi disse: "Non dimenticarti di me". Questa canzone è come un grande misterioso enigma. Più ci entri e più diventa strana, complicata, dotata di ragioni ulteriori. È un tipo di canzone che non senti arrivare finché non ti casca addosso. Non è facile farsene un’idea precisa perché non c’è niente che ti porti nella direzione corretta. Ci sei tu, c’è Harry, c’è questo zingaro vagabondo vestito solo con una coperta. C'è l'idea di una carovana perpetua, come in un salmo della Sacra Bibbia riletto in chiave postmoderna come una sorta di Apocalisse Cinefila. Difatti l'epoca è esattamente quella in cui il Nuovo cinema americano scandagliava timori e tremori, disagi esistenziali e traumi reali, com

A proposito di The Groom's Still Waiting at the Altar

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“The Groom's Still Waiting at the Altar” è una canzone potente, piena di immagini drammatiche, al confine tra trauma esistenziale e una ricerca spirituale che Bob Dylan sta portando avanti ormai da tempo. C'è una vera e propria minaccia qui e il testo ci porta direttamente nel vivo della questione. L'Apocalisse è prossima, possiamo scorgerla alzando lo sguardo, ma potrebbe già aver raggiunto la nostra dimora, il nostro stesso letto. Siamo nei territori inesplorati dove vige un regime di oscurità e la redenzione è sempre più lontana da noi e dalla nostra civiltà ormai diretta verso il baratro. Nell'oscurità, cercando a tentoni la fonte della luce: - “Ho pregato nel ghetto con la faccia nel cemento. Ho sentito l'ultimo gemito di un pugile, visto il massacro degli innocenti, Cercava l'interruttore della luce, cercava il suo viso, Sono stato trattato come un animale da fattoria in una caccia all'oca selvatica". È un'immagine sorprendente di un'ultim

A proposito di Duquesne Whistle (2012)

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  Che cos'è il genio? È fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità d'esecuzione. Aggiungiamo pure che il genio è la capacità di descrivere e di metterti in contatto con una realtà parallela che probabilmente non esiste. Questo brano ad esempio riesce a trasportarci letteralmente in una dimensione dove il tempo e lo spazio si dilatano all'infinito e ci ritroviamo a bordo di un vecchio treno, probabilmente diretti verso il Nowhere. "Tu dici di me che sono un baro, un magnaccia di infimo livello, beh, mi spiace deluderti, ma non sono né l'una né l'altra cosa." Sull'ossessione del giovane e anziano Dylan per i treni , le locomotive e le stazioni ferroviarie si potrebbe disquisire per ore. Anche la "Duquesne" del titolo è proprio una locomotiva. Siamo probabilmente diretti a Pittsburgh via New York, o viceversa, ma anche stavolta non è chiaro capire come e dove ci troviamo " realmente"  perché l'autore mischia le carte c